PONTIFEX OPTIMVS MAXIMVS
Il Blog di Antonio Marguccio. Per difendere la Santa Chiesa Cattolica e il Papa
domenica 11 maggio 2025
L'inizio di Leone XIV è un capolavoro di continuità con Francesco nel segno della tradizione
Da quando è stato eletto, il pomeriggio di appena tre giorni fa, il nuovo Papa con doppio passaporto statunitense e peruviano sta raccogliendo grande entusiasmo intorno a sé nonostante la personalità discreta e umile. L'ormai ex cardinale Prevost ha spiazzato tutti con la scelta di chiamarsi Leone XIV, un nome che si pensava desueto, inutilizzato da 122 anni e non legato a pontefici particolarmente famosi, se si eccettuano Leone Magno e Papa Gioacchino Pecci. Nel corso dell'incontro di ieri con il collegio cardinalizio, Papa Prevost ha parlato del perché di una tale scelta che dal mio punto di vista è davvero straordinaria. “Diverse – ha spiegato – sono le ragioni, però principalmente perché il Papa Leone XIII, con la storica Enciclica Rerum novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro”. Nel riferimento alla dottrina sociale e ai necessari sviluppi per affrontare il problema sempre più scottante delle “macchine pensanti” o “intelligenti”, dunque, abbiamo già una fetta dell'indirizzo programmatico del nuovo pontefice, al quale senza dubbio gioverà la laurea in matematica (è il primo Papa della storia a possederne una). Di Papa Prevost sta stupendo proprio questo mix equilibrato e fecondo di riferimenti alla tradizione ecclesiale e di contemporaneità.
giovedì 8 maggio 2025
HABEMUS PAPAM! LEO XIV
Con grande emozione scrivo queste poche righe a caldo per ringraziare Dio del dono del nuovo Papa, il cardinale Robert Francis Prevost, eletto nel primo scrutinio di questo pomeriggio. Papa Prevost, statunitense, il primo della storia, si è presentato al mondo con un sorriso delicato ed emozionato, che ha subito toccato il cuore. La sua voce è poi risuonata decisa e mite al tempo stesso, segno di una profonda vita spirituale. Il nome scelto, Leone XIV, del tutto impronosticabile, rimanda immediatamente la memoria al grande Leone XIII, il Papa della Rerum Novarum e dell'apertura alla modernità di fine Ottocento, ma è probabile che altri motivi abbiano suggerito questa importante decisione.
lunedì 21 aprile 2025
Grazie Papa Francesco! Fino alla fine in mezzo a noi!
È il momento del dolore per la perdita inaspettata dell'amato Santo Padre Francesco. Ma anche della gratitudine a Dio che l'ha voluto a sé proprio oggi, il Lunedì dell'Angelo, che ci ricorda di non soffermarci su un sepolcro, ma di proiettarci nell'incontro con il Risorto. Sì, proprio come ci ha insegnato Papa Francesco, è questa una "speranza che non delude". Grazie Santità, per questi dodici anni a guida della Chiesa, tra mille difficoltà e problemi. Grazie per la sua freschezza di vita, grazie per il tanto bene che ha fatto agli uomini del nostro tempo, grazie per la limpidezza con la quale ha parlato, grazie per la semplicità del Vangelo vissuto e annunciato. Ero in piazza San Pietro, quel 13 marzo di dodici anni fa, quando sulla Loggia della Basilica comparve la figura del nuovo Papa. L'impressione fu immediata di grande bontà e serenità di animo e di grande forza spirituale. Quel popolo, da cui volle ricevere una benedizione, è sempre stato al centro del suo ministero. Ricordo che mi colpì molto uno dei suoi primi discorsi, nel quale si domandava come sarebbe stato il suo "tramonto". Adesso lo sappiamo. È stato il tramonto di un Pastore fedele e misericordioso, fino alla fine in mezzo alla gente. Grazie Papa Francesco!
sabato 19 aprile 2025
La voce di un soldato per capire Gesù
Non potendo presenziare alla Via Crucis, Papa Francesco ha consegnato ieri uno stupendo testo di spiritualità e di impegno sociale, a commento delle 14 stazioni che hanno scandito la pia devozione nello scenario monumentale del Colosseo. Tra i molti spunti che le meditazioni di Francesco offrono, uno mi è sembrato particolarmente significativo. Quando Gesù muore, il primo a riconoscere in quell'uomo il Figlio di Dio è un soldato, un centurione, che Marco mette quasi a sigillo di tutto il suo vangelo. Luca aggiunge che anche la folla che assiste a quella esecuzione rimane senza parole e addolorata. Scrive Papa Francesco: “Lo percepisce un militare, che osservando da vicino come muori riconosce un nuovo tipo di forza. Lo comprende la folla che aveva gridato contro di te: prima distante, incontra adesso lo spettacolo di un amore mai visto, bellezza che fa ricredere”. C'è questo passo dei vangeli che mi ha sempre profondamente colpito. Sembra che proprio nel momento della fine, umana e tragica, del Nazareno, quando il buio non solo emotivo ma persino fisico di un'eclissi solare comincia ad avvolgere la scena che si sta svolgendo al Golgota, di colpo nasca una nuova certezza, un nuovo inizio. Perché? Che cosa ha visto il centurione da spingersi a quella esclamazione così ardita?
domenica 23 marzo 2025
Il pollice alzato e lo schiaffo alle danze macabre. Le dimissioni di Francesco dal Gemelli
Se non è un miracolo, poco ci manca. Il saluto di Papa Francesco dal balcone del Gemelli e le sue dimissioni dall'ospedale, avvenute questa mattina dopo 39 giorni di ricovero, segnano la conclusione positiva di un momento difficilissimo del pontificato. Il peggio è passato (e ci sono state giornate davvero in bilico), per Francesco si apre ora una nuova fase, nella quale certamente dovrà fare i conti con la sua fragilità e con l'inevitabile ridimensionamento degli impegni pubblici, almeno per i mesi a seguire. Ma di questa storia che ha visto la mobilitazione di tanti cuori di cattolici di tutto il mondo, che formano il grande cuore pulsante dell'Ecclesia, tutta insieme orante per innalzare la sua preghiera a Pietro come ai tempi degli Apostoli viventi, rimane a mio avviso soprattutto l'ondata di fango, illazioni, millanterie, veleni e falsità sistematiche riversati dal sistema mediatico contro Papa Francesco.
domenica 16 febbraio 2025
Mentre impazza il preconclave mediatico, Papa Francesco invia l'angelus dal Gemelli e fa leggere una strepitosa omelia a San Pietro
Ci si affanna in queste ore a raccontare i retroscena del ricovero di Papa Francesco al policlinico Gemelli. Dai valori delle analisi “tutte sballate” ai pronostici sulla durata della degenza ospedaliera. E soprattutto non stanno mancando i soliti giochi vaticanistici che fin troppo hanno accompagnato il pontificato di Papa Francesco, da quel leggendario medico giapponese del 2015 che gettò scompiglio nell'arena mediatica e che si rivelò un gigantesco (e architettato) flop.
martedì 21 gennaio 2025
La Cappella Musicale Pontificia. Al passo coi tempi ma nel solco del proprio DNA
C'è un'istituzione in Vaticano che, con il passare del tempo, è rimasta sempre al suo posto senza diventare un reperto archeologico. Cambiamenti liturgici e nuove mode musicali non hanno cambiato il suo DNA profondo, che è quello di essere la “voce” delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice.
lunedì 23 dicembre 2024
Natale con il "vangelo di Maria"
Esiste un “vangelo di Maria”? Sì. Incastonate nei primi capitoli di Luca brillano delle gemme di bellezza senza pari, le cosiddette “memorie di Maria”, testimonianze che l'evangelista più storiografico di tutti raccolse dalla Vergine stessa, come suggerisce nel suo prologo. E una caratteristica di questi frammenti è la profondità interiore del “punto di vista” della Madre di Cristo.
mercoledì 28 agosto 2024
Papa Francesco in Asia e Oceania dal 2 al 13 settembre. Alla ricerca del “piccolo gregge” nei continenti delle “periferie esistenziali” e per difendere il creato
Sarà il viaggio più lungo del pontificato. Quattro paesi, Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore in dieci giorni di incontri e celebrazioni per Papa Francesco, che si appresta a diventare il secondo pontefice della storia a fare tappa in questi angoli dell'Asia meridionale e dell'Oceania. Il primo fu Giovanni Paolo II, il papa globe trotter che li visitò in diversi tour de force staccati (Singapore nel 1986, Timor Est, all'epoca unita all'Indonesia, nel 1989, Papua Nuova Guinea nel 1995). In un'interessante intervista rilasciata all'Agenzia Fides, organo di stampa della Congregazione per l'evangelizzazione dei Popoli della quale è pro-prefetto, il cardinale Luis Antonio Tagle ha evidenziato la particolarità di questo viaggio di Papa Bergoglio, che con i suoi 88 anni vuole comunque farsi carico di fusi orari e chilometraggi estenuanti per portare il suo messaggio di pace.
martedì 20 agosto 2024
Il cielo, un'abside e... una domanda difficile
Una pista pedonale nuova di zecca mi ha fatto balenare l'idea di una lunga passeggiata, complice anche una luminosa ma fresca mattinata che beneficiava degli acquazzoni post ferragostani di questi giorni. Pantaloncini corti, scarpe da ginnastica, t-shirt e via. Mi sono inoltrato in un percorso che, dal mare, si spingeva in campagna, costeggiando dei grandi eucalipti (quel che ne rimane a causa di un selvaggio disboscamento per motivi di viabilità stradale) e piantagioni di mais i cui fusti erano ormai alti, fogliosi e pronti per la raccolta.
sabato 30 marzo 2024
Pasqua, il trionfo della povertà di Dio. Un Amore senza misura ha toccato la nostra storia
Una sera stavo camminando lungo stradine antiche illuminate da una luce fioca. L'oscurità era ormai avvolgente e i radi passanti facevano capire che la giornata era ormai conclusa. Avevo fretta di tornare a casa. Sulla mia strada a un certo punto scorsi la sagoma di un uomo seduto per terra con le gambe incrociate.
sabato 2 marzo 2024
Una visita al Museo Diocesano di Palestrina. Tra i reperti che attraversano due millenni di storia, opere di Michelangelo e Caravaggio. E anche un Bambinello misterioso che emoziona e ricorda una poesia
Un pomeriggio piovoso mi ha portato a Palestrina, città antichissima a pochi chilometri da Roma, nel Museo Diocesano inglobato nel palazzo vescovile che da vent'anni ospita una ricca collezione di reperti. Le sorprese non sono mancate, a cominciare dai marmi di epoca imperiale romana, tra cui un sarcofago ed un'ara delle vittorie rinvenuti nel foro prenestino.
martedì 20 febbraio 2024
Angeli e bestie. Una rilettura dell'angelus di Papa Francesco di inizio quaresima
Cristo stava in compagnia di bestie selvatiche e angeli. Nel vangelo di Marco che scandisce questo anno liturgico, la descrizione dell'esperienza del deserto vissuta da Gesù prima della sua predicazione pubblica, intorno all'estate del 28 d.C., viene riassunta con parole scarne rispetto agli altri due sinottici, che non contengono l'accenno alle belve feroci (soltanto Matteo alla fine delle tentazioni accenna agli angeli). Se il senso letterale e immediato evoca un contesto di desolazione e di pericolo, visto il contatto ravvicinato con gli animali che da sempre hanno messo paura agli uomini per la loro voracità e forza, quello allegorico rimanda a una dimensione interiore nella quale è il combattimento spirituale ad essere immaginato come una contrapposizione tra pericolosi vizi e sananti virtù.
domenica 31 dicembre 2023
Le macchine non saranno mai intelligenti. Riflessioni sul Messaggio di Papa Francesco per la Giornata della Pace 2024
“Le macchine 'intelligenti' possono svolgere i compiti loro assegnati con sempre maggiore efficienza, ma lo scopo e il significato delle loro operazioni continueranno a essere determinati o abilitati da esseri umani in possesso di un proprio universo di valori”. Questo punto mi è sembrato il nodo cruciale del messaggio di Papa Francesco per la 57.ma Giornata mondiale della Pace. Il riferimento implicito potrebbe essere a quella buona intuizione del filosofo statunitense John Searle il quale ha ideato un esperimento mentale per capire di che genere siano le risposte delle intelligenze artificiali.
sabato 23 dicembre 2023
Da Greccio a piazza San Pietro. Il presepe in Vaticano per l'anniversario degli 800 anni
Una grotta artificiale che è costata mesi di progettazione e realizzazione negli studi di Cinecittà a Roma è stata posta quest'anno al centro di piazza San Pietro. Riproduce fedelmente il luogo del primo presepe della storia, quello che San Francesco d'Assisi realizzò a Greccio nel natale del 1223. Per questo importante anniversario sono state mobilitate maestranze di ogni genere, comprese quelle di via Gregorio Armeno a Napoli, rinomate in tutto il mondo per lo stile inconfondibilmente baroccheggiante con il quale vengono costruiti i personaggi del presepe.
lunedì 4 settembre 2023
In memoria del “primo Papa moderno”. L'omelia del cardinale Parolin per l'anno dedicato a Pio VII
Nell'abbazia di Santa Maria del Monte, storico centro benedettino che sorge da oltre mille anni su un colle di Cesena, si è tenuta lo scorso 20 agosto una solenne commemorazione di Pio VII (Barnaba Gregorio Chiaramonti), il Papa d'inizio Ottocento che dovette scontare sulla propria pelle gli enormi sconvolgimenti del periodo napoleonico. La Santa Messa di apertura dell'anno chiaramontiano, volto a ricordare i 200 anni dalla morte del pontefice, avvenuta il 20 agosto 1823, è stata celebrata dal Segretario di Stato cardinale Pietro Parolin insieme a numerosi Vescovi e Abati benedettini. A Santa Maria del Monte il giovane Barnaba, originario di una famiglia ardentemente religiosa di Cesena, emise la professione monastica nel lontano1758 e da quel luogo è partita la serie di iniziative che culmineranno a Roma da Papa Francesco il prossimo 20 aprile 2024. In attesa di altre notizie sul bicentenario, riprendo l'omelia che il cardinale Parolin ha tenuto sulla figura di Pio VII del quale, ricordo, è in corso dal 2007 la causa di canonizzazione presso la diocesi di Savona (del resto la fama di santità fu grande già nel corso della sua vita).
sabato 26 agosto 2023
Mia presenza nello speciale video della Diocesi di Tivoli e Palestrina sulla figura di Papa Pio VII
In occasione del bicentenario della morte di Papa Pio VII Chiaramonti, avvenuta il 20 agosto 1823, la Diocesi di Tivoli e Palestrina ha realizzato uno speciale video che ripercorre la sua presenza a Tivoli come Vescovo e il suo ruolo nella Cattedrale di San Lorenzo una volta eletto pontefice. Il mio contributo sulla figura di questo straordinario Pontefice si alterna a quello del parroco del Duomo don Fabrizio Fantini.
domenica 16 aprile 2023
Processioni sì. Processioni no. Chi ha ragione?
Con il ritorno alla normalità post-pandemica sono riapparse le processioni, in forme che talvolta hanno stupito gli stessi organizzatori per il numero di partecipanti e l'attaccamento della gente. In Italia ne abbiamo di stupende e secolari, ma anche in Spagna e in generale nei paesi latino americani vanno fortissime. Si tratta solo di una vampata passeggera, di un revival tanto intenso quanto effimero, oppure è un trend da analizzare con più attenzione? La risposta è difficile da dare perché implica analisi complesse su fenomeni sociali che spesso sono estremamente diversificati, talvolta all'interno di una stessa realtà nazionale o addirittura regionale. In realtà, al netto di analisi sulla futuribilità o meno delle processioni, la domanda che più spesso ci si pone negli ambienti religiosi è un'altra.
domenica 9 aprile 2023
Pasqua. L'Amore di Dio ha vinto le tenebre
Quest'anno la domenica di Pasqua cade esattamente lo stesso giorno in cui, secondo i calcoli ormai considerati più che attendibili, avvenne la resurrezione di Cristo: il 9 aprile del 30 d.C. La particolare coincidenza ci ricorda più che mai la storicità di quello che la fede cattolica crede e celebra nella sua vita liturgica. Forse qualcuno sarebbe tentato di dire che da allora le cose sono rimaste immutate, che il mondo ha continuato il suo corso con tutte le ingiustizie di sempre e che le tenebre non hanno smesso di annebbiare le menti e i cuori degli uomini. Non è così.
domenica 5 marzo 2023
Trasfigurazione. Perché Cristo ordinò di mantenerla segreta
Questa domenica la liturgia ci propone il vangelo della Trasfigurazione secondo Matteo come tappa privilegiata di avvicinamento alla Pasqua. L'episodio, presentato solo dai sinottici e con interessantissime variazioni, ci racconta la stupenda irradiazione di gloria che avvolge il Cristo, ma “in disparte”, su un “alto monte” il cui accesso è consentito soltanto a tre testimoni prescelti, Pietro, Giacomo e Giovanni. “Signore, è bello per noi essere qui!”, esclama Pietro, quasi fuori di sé per la bellezza della visione. È un attimo di paradiso, di intimità con il Signore che si manifesta nel suo splendore di luce divina. Mi piace pensare alle tante storie di mistici che, nel corso della storia, hanno ripetuto con i tre discepoli questa impervia ascesa spirituale per contemplare il volto di Dio, ma anche ai tanti santi che infiammati della luce di Gesù hanno percorso con gioia l'opaca vita quotidiana spettata loro in sorte.
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