venerdì 30 gennaio 2015

Francesco modifica il rito del pallio e guarda alle periferie

Forse le grandi trasformazioni si nascondono nei particolari. Come quello del pallio, la stola di lana tessuta dalle monache benedettine di Santa Cecilia in Trastevere, che ogni anno gli arcivescovi metropoliti ricevono nella basilica di San Pietro. La cerimonia si tiene sempre il 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo, e intende sottolineare il legame delle sedi arcivescovili con Roma, quindi la comunione e insieme la sottomissione dei vescovi nei confronti del Papa. Fino ad oggi il Papa “imponeva” il pallio sulle spalle degli arcivescovi durante la Messa, ma a partire da quest’anno il rito non avverrà più in San Pietro.

giovedì 29 gennaio 2015

"Cantate al Signore!" segnalato dal "Bollettino Ceciliano", storica rivista di musica sacra

Il Bollettino Ceciliano, una delle più antiche riviste italiane di musica (è giunta al suo 110° anno di vita, e non è male) ha inserito con mio grande piacere il libro Cantate al Signore! Chiesa e musica dal Gregoriano alla Messa Beat nella sezione riservata alle recensioni di libri, riviste e CD nel numero di dicembre 2014.

lunedì 26 gennaio 2015

Francesco, Scalfari e l’intervista bomba. Polemiche, bagarre ma nessuno va a leggere il magistero autentico

Il I ottobre 2013 Eugenio Scalfari pubblicava su Repubblica la sua prima, lunghissima intervista a Papa Francesco, lanciata in prima pagina con un titolo mozzafiato: “Il Papa: così cambierò la Chiesa”. Da quel momento il pontificato di Jorge Mario Bergoglio non è stato più lo stesso, almeno se si considera la questione da un punto di vista strettamente italiano. Sì, perché i virgolettati di quel testo attribuiti al 266mo pontefice della Chiesa cattolica hanno scatenato un tornado di polemiche, accuse, gialli curiali, insomma un vero e proprio sconquasso che ancora oggi, a quindici mesi di distanza, non accenna a diminuire. Anzi. A giudicare da un recente articolo di Vittorio Messori sul Corriere della Sera del 24 dicembre 2014, quelle dichiarazioni starebbero gettando una luce sinistra su un pontificato che, eppure, è coronato da uno strepitoso successo di popolo e di consenso mediatico. Se affronto la questione nel mio blog è perché, almeno a mio modesto parere, si è arrivati ormai a un punto di non ritorno. Ma nessuno sembra accorgersene.

lunedì 19 gennaio 2015

Se Scalfari non capisce più Francesco. La pax mediatica attorno al pontificato scricchiola. Esplode il caso dei distinguo vaticani su Charlie Hebdo

Cristo ha detto, secondo i Vangeli, di porgere l'altra guancia a chi ti insulta. Francesco invece lo minaccia con un pugno”. È questo uno dei passaggi più controversi e forti dell’editoriale di Eugenio Scalfari uscito su Repubblica domenica scorsa, intitolato “Il pungo di Francesco e la lezione di Voltaire”. Il fondatore del quotidiano “progressive” emblema di una grandissima fetta di cultura laicista italiana si è chiesto, quasi scandalizzato, che cosa sia rimasto del Francesco intervistato più e più volte dopo le dichiarazioni di Francesco stesso durante il volo diretto a Manila il 15 gennaio. A domanda di un giornalista francese su come coniugare libertà di pensiero e rispetto del credo religioso, Francesco aveva infatti risposto con una battuta molto chiara.

mercoledì 14 gennaio 2015

Francesco indossa il mantello giallo degli indù, invita alla pace tra le religioni ed esorta: “Il vero dialogo esige la verità”

A Colombo, capitale dello Sri Lanka dove Papa Francesco è attualmente in visita apostolica, si è vista ieri una scena davvero inusuale. Prima che iniziasse l'incontro con i rappresentanti delle quattro religioni del Paese (induismo, buddismo, islam e cristianesimo) riunite presso la Bandaranaike Conference Hall, il monaco induista Siva Sri Mahadeva ha avvolto il Pontefice con un mantello giallo-arancione e così vestito Bergoglio ha tenuto tutto il suo intervento in inglese. È stato, quello del Papa, un grande gesto di umiltà e di pace, che ricorda altri simili comportamenti del carismatico San Giovanni Paolo II in giro per il globo. Una volta, negli anni '80, Wojtyla indossò addirittura gli abiti dei nativi americani e in molte altre occasioni, incontrando le più disparate tribù del pianeta, accettò di presenziare ai loro riti ancestrali, facendosi “benedire” e partecipando talvolta egli stesso alle cerimonie. Il metodo-Wojtyla era però improntato a una sempre netta professione di fede in Gesù Cristo, ovunque si trovasse. E anche Francesco, nel visitare lo Sri Lanka, non ha tardato a mettere in evidenza questo punto cruciale.

domenica 11 gennaio 2015

E sia la luce... Se la scienza unisce cristiani e musulmani

Interessantissimo il convegno internazionale che si sta per aprire a Castel Gandolfo,  "L’astronomia nel cristianesimo e nell’islam", frutto di una sinergia davvero singolare tra la Specola Vaticana e l'Ambasciata dell'Iran presso la Santa Sede. La tre giorni, che comincerà dopodomani e si concluderà il 15 gennaio, vedrà protagonisti scienziati delle due fedi monoteiste e sarà caratterizzata da un lungo filo rosso, il tema della luce. L'ONU ha infatti deciso di dichiarare il 2015 anno internazionale della luce per celebrare il centesimo anniversario delle equazioni di Einstein sulla relatività.

mercoledì 7 gennaio 2015

"Cantate al Signore!". La recensione su Avvenire

Pubblico la recensione che Avvenire-LazioSette ha dedicato al mio libro (numero del 4 gennaio 2015). Si può scaricare anche il pdf a questo indirizzo: http://www.diocesitivoli.it/stampa/lazio-sette/item/1209-lazio7-4-gennaio-2015

Presentato il libro di  Marguccio. "Cantate al Signore!", dal gregoriano al beat.

Si dice che il canto gregoriano sia nato per ispirazione divina. Una colomba, un giorno, si sarebbe posata sulla spalla di Papa Gregorio Magno e gli avrebbe sussurrato nell'orecchio tutte le melodie dell'Antifonario. È solo una delle tantissime curiosità che possiamo leggere nel libro Cantate al Signore! Chiesa e musica dal Gregoriano alla Messa Beat scritto da Antonio Marguccio, giornalista trentenne di Tivoli, già autore di numerose inchieste pubblicate dalla Radio Vaticana e dall'Agenzia Fides. Il volume è concepito come una “storia avventurosa” della musica sacra, dal canto di Gesù ai giorni nostri, e offre un'esauriente panoramica di opere, personaggi, situazioni, documenti ecclesiastici.