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domenica 24 marzo 2019

Papa Francesco su twitter. La strategia dell'esserci conviene davvero?

Le statistiche dicono che Francesco su twitter va alla grande e non conosce battute d'arresto. Il Papa ha nove account (in inglese, spagnolo, italiano, portoghese, francese, polacco, latino, tedesco e arabo), per un totale di 48 milioni di cosiddetti “followers”, gli utenti che hanno scelto di seguire i suoi tweet giornalieri.

lunedì 4 dicembre 2017

La Chiesa-arcipelago. Quanto ci fa bene?

Sto sfogliando alcune riviste cattoliche il cui orientamento è sensibilmente diverso, se non opposto. Non mi meraviglio di questo. La Catholica è per definizione universale, plurale, “polifonica”, come ebbe a dire una volta il buon Benedetto XVI. Il motivo è semplice. A differenza di tutte le grandi religioni mondiali, il cristianesimo è innanzitutto un fatto, e i fatti non sono come le dottrine.

martedì 20 dicembre 2016

Il Papa in 4K. La rivoluzione delle dirette televisive in Vaticano

Da alcuni anni il Vaticano sta sperimentando sistemi di ripresa televisiva sempre più all’avanguardia, che permettono di seguire le dirette del Papa con una qualità straordinaria. La rivoluzione è cominciata nel 1983, quando Giovanni Paolo II istituì il Centro Televisivo Vaticano, rompendo di fatto il monopolio che aveva la RAI per la trasmissione delle cerimonie pontificie. La prima diretta targata CTV fu la benedizione di Pasqua del 1984. Da allora la televisione del Papa ha fatto molta strada, complici i grandi eventi di risonanza mondiale che hanno proiettato la Santa Sede all’attenzione dei media.

giovedì 7 maggio 2015

Il Giubileo della Misericordia sarà molto social. Lanciato il sito ufficiale in 7 lingue con 5 collegamenti ai social network e presentato il logo con l’immagine del Buon Pastore.

L’8 dicembre 2015 Papa Francesco aprirà la Porta Santa della Basilica di San Pietro e darà inizio al Giubileo della Misericordia. Per la prima volta nella storia  l’evento avrà una copertura digitale fortissima, incredibilmente superiore al Giubileo del 2000. In quel caso le strategie comunicative della Chiesa passarono per canali “tradizionali” come la TV, le riviste cartacee e la Radio Vaticana (potenziata per l’occasione). Discreto fu il riverbero su internet, che non era, all’epoca, il monstrum attuale. Nel giro di 15 anni è cambiato tutto. Oggi la regola fondamentale del web 2.0 (così chiamato proprio per marcare le differenze da quello "primordiale") è la condivisione. Per questo uno degli obiettivi del Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione diretto da mons. Salvatore Fisichella è rendere l’evento il più possibile social.

mercoledì 11 marzo 2015

Questione di punti di vista. Bergoglio a tutto campo sul giornale della bidonville: "La realtà si vede meglio dalla periferia che dal centro"

"Quando parlo di periferia parlo di confini". Inizia così l'intervista di Papa Francesco per il giornale parrocchiale di una delle bidonville più malfamate di Buenos Aires. Incredibile ma vero, un sacerdote argentino che vive nel quartiere Villa La Carcova di Buenos Aires, ideatore del bollettino parrocchiale "La Carcova News", ha fatto lo scoop che non è riuscito nemmeno ai più grandi free lance del mondo. Stiamo parlando di un certo padre Pepe, al secolo José María Di Paola, parroco della chiesa di San Giovanni Bosco. Lo scorso gennaio don Pepe ha raccolto domande, idee, sentimenti e problemi dei giovani di strada che vagano nella sua parrocchia, con la speranza di poter presentare i quesiti all'attenzione del Papa. Il 7 febbraio 2015 è stato quindi ricevuto a Casa Santa Marta, residenza "periferica" di Bergoglio in Vaticano, munito di registratore, e due giorni fa ha pubblicato l'intervista con il titolo "Francisco Responde. Dalla periferia di Buenos Aires al Papa delle periferie". Titolo azzecato. Perché Bergoglio, con tono colloquiale, umilissimo come sempre, affronta tanti argomenti, anche delicati (come quello dell'uccisione del Papa), parla di giovani e virtuale, povertà, droga, trasmissione della fede e politica argentina. E spiega in maniera molto originale il concetto che sta dando un'impronta inconfondibile al suo pontificato.

martedì 3 marzo 2015

Francesco vola su twitter. Nel XXI secolo i nuovi fedeli si chiamano "followers"

Il 23 febbraio 2015 ha infranto il muro dei 19 milioni di "seguaci" e tra circa un mese, sicuramente, raggiungerà anche quota 20. I nove account registrati per conto di Papa Francesco su twitter salgono infatti a un ritmo impressionante e regolare. Con Benedetto XVI si era arrivati a 3 milioni 300 mila in un anno. Grande intuizione del Papa teologo e riuscito sbarco nella roccaforte del web social. Ora Bergoglio sta polverizzando tutti i record possibili e immaginabili.

lunedì 17 novembre 2014

Quando il Papa non fa notizia. Su aborto, eutanasia, fecondazione assistita Francesco non ammette esitazioni. Ma nessuno lo prende sul serio


Due giorni fa Papa Francesco ha denunciato con grande fermezza i crimini contro la vita travestiti oggi e spacciati come “falsa compassione”. Francesco stava leggendo un discorso preparato in anticipo, già di per sé molto incisivo e duro quando, sollevando gli occhi davanti ai rappresentanti dell’Associazione Medici Italiani che riempivano la Sala Nervi, ha cominciato ad improvvisare e a commuoversi. Quelle parole sono state e rimangono un momento di grande Magistero, che si riallaccia del resto a una serie di dichiarazioni di uguale vigore appartenenti a questo stesso pontificato. E tuttavia, a causa del clima mediatico che si è creato intorno a Bergoglio a partire della sua prima intervista su Repubblica, l’intervento ha avuto una risonanza quasi nulla.

mercoledì 22 ottobre 2014

La mia opinione sul Sinodo in un'intervista al Sismografo

Da http://ilsismografo.blogspot.it/2014/10/vaticano-sul-sinodo-antonio-marguccio.html

"Il sismografo" in questi giorni si sta rivolgendo a diversi colleghi vaticanisti per chiedere un loro ulteriore contributo di analisi e commento in merito all'importante Assemblea straordinaria sinodale dedicata alla famiglia. Antonio Marguccio, animatore del blog  pontifexoptimusmaximus ci ha offerto la sua riflessione in risposta a questa domanda:
Senza entrare in complessi approfondimenti, quale  la caratteristica o riflessione che più ti ha colpito o che ritiene di notevole rilevanza di questo Sinodo?

mercoledì 16 aprile 2014

Ma Bergoglio non è un fumetto

Da pochi mesi è stata lanciata una rivista per bambini che racconta con dei fumetti il pontificato di Francesco, ispirandosi a storie vere come quella del bimbo che si è seduto sulla cattedra del Papa nel corso di un'udienza. Incuriosito ne ho comprato una copia (anche perché sono un patito di fumetti, ma questo rimanga tra noi) e mi sono messo a sfogliare divertito i simpatici disegni che raffigurano il Sommo Pontefice sempre in completo bianco e scarpe nere.

mercoledì 12 dicembre 2012

Il primo “twitt” di Benedetto XVI, svolta o boomerang?

L’evento “storico” è avvenuto poche ore fa. Al termine dell’Udienza Generale che si tiene ogni mercoledì nella Sala Nervi del Vaticano, Benedetto XVI ha inviato il suo primo “cinguettio” dal profilo Twitter. E lo ha fatto in una maniera altrettanto inedita, con un “touch” via tablet. Come si sa, Twitter permette di inviare messaggini che non superino i 140 caratteri, si tratta quindi di un mondo comunicativo limitato alle poche battute disponibili che, in un certo senso, rimette la parola al centro.

mercoledì 12 maggio 2010

L'e-vangelizzazione secondo Benedetto XVI. Il Messaggio del Papa per la 44ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: “Il Presbitero nell’impatto con il mondo digitale deve far trasparire il suo cuore di consacrato, per dare un’anima non solo al proprio impegno pastorale, ma anche all’ininterrotto flusso comunicativo della 'rete'”.

Tradizionalmente i messaggi dei pontefici per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (espressamente prevista  dal documento conciliare Inter Mirifica del 1963) sono l'occasione per fare il punto su tematiche in piena evoluzione e dalle implicazioni spesso inesplorate anche a livello sociologico o culturale. A discapito di una certa idea di lentezza che affliggerebbe gli apparati ecclesiastici nel campo della comunicazione, i papi si sono dimostrati, non solo in questi ultimi cinquant'anni, sempre al passo con i tempi,