domenica 30 novembre 2014

Quell’inchino del Vescovo di Roma al Patriarca di Costantinopoli

Ieri pomeriggio nella Cattedrale ortodossa di San Giorgio al Fanar, Francesco ha rivolto al patriarca Bartolomeo I una richiesta che mai prima d’ora era stata fatta da un Papa. “Santità – ha detto il pontefice - la prego di benedire me e la Chiesa di Roma”. Quindi si è chinato fino a toccare il petto del patriarca che, sulle prime, ha sorriso, forse preso un po’ alla sprovvista. Poi gli ha dato un bacio sullo zucchetto.
Quello di Bergoglio è stato un gesto di grandissima portata ecumenica che avrà sicuramente delle ripercussioni fruttuose sul dialogo tra cattolici e ortodossi, iniziato, come è noto, con il disgelo del Vaticano II e lo  storico incontro tra Paolo VI e Atenagora a Gerusalemme cinquant’anni fa. Il dialogo tra i due vescovi dell'Antica e Nuova Roma, come ha detto pittorescamente Bartolomeo ieri sera, lo si è ascoltato dal vivo nelle dichiarazioni avvenute durante la preghiera ecumenica. “Tra le altre cose – ha detto Bartolomeo rivolgendosi al fratello Francesco - offrite ai Vostri fratelli Ortodossi, la speranza che durante il Vostro tempo, l’avvicinamento delle nostre due grandi antiche Chiese continuerà a edificarsi sulle solide fondamenta della nostra comune tradizione, la quale da sempre rispettava e riconosceva nel corpo della Chiesa un primato di amore, di onore e di servizio, nel quadro della sinodalità, affinché ‘con una sola bocca ed un sol cuore’ si confessi il Dio Trino e si effonda il Suo amore nel mondo”. “La piena comunione – ha risposto in seguito il Papa - non significa né sottomissione l’uno dell’altro, né assorbimento, ma piuttosto accoglienza di tutti i doni che Dio ha dato a ciascuno per manifestare al mondo intero il grande mistero della salvezza realizzato da Cristo Signore per mezzo dello Spirito Santo”. Il gesto rivoluzionario di Francesco ha ricordato un altro inchino che il neoeletto Papa, il 13 marzo 2013, fece ai fedeli accorsi in piazza San Pietro per chiedere la benedizione di Dio. In seguito Bergoglio ha ripetuto altre volte, sempre dinanzi alle folle, l'inusuale atto di umiltà. Un precedente piuttosto simile a quello visto ieri al Fanar comunque riguarda San Giovanni Paolo II. Il 4 ottobre 2003 infatti Wojtyla, ricevendo in Vaticano il primate della Chiesa anglicana Rowan Williams, gli baciò la mano dopo aver accolto gli omaggi dell’arcivescovo.