È il momento del dolore per la perdita inaspettata dell'amato Santo Padre Francesco. Ma anche della gratitudine a Dio che l'ha voluto a sé proprio oggi, il Lunedì dell'Angelo, che ci ricorda di non soffermarci su un sepolcro, ma di proiettarci nell'incontro con il Risorto. Sì, proprio come ci ha insegnato Papa Francesco, è questa una "speranza che non delude". Grazie Santità, per questi dodici anni a guida della Chiesa, tra mille difficoltà e problemi. Grazie per la sua freschezza di vita, grazie per il tanto bene che ha fatto agli uomini del nostro tempo, grazie per la limpidezza con la quale ha parlato, grazie per la semplicità del Vangelo vissuto e annunciato. Ero in piazza San Pietro, quel 13 marzo di dodici anni fa, quando sulla Loggia della Basilica comparve la figura del nuovo Papa. L'impressione fu immediata di grande bontà e serenità di animo e di grande forza spirituale. Quel popolo, da cui volle ricevere una benedizione, è sempre stato al centro del suo ministero. Ricordo che mi colpì molto uno dei suoi primi discorsi, nel quale si domandava come sarebbe stato il suo "tramonto". Adesso lo sappiamo. È stato il tramonto di un Pastore fedele e misericordioso, fino alla fine in mezzo alla gente. Grazie Papa Francesco!
Il Blog di Antonio Marguccio. Per difendere la Santa Chiesa Cattolica e il Papa
lunedì 21 aprile 2025
Grazie Papa Francesco! Fino alla fine in mezzo a noi!
sabato 19 aprile 2025
La voce di un soldato per capire Gesù
Non potendo presenziare alla Via Crucis, Papa Francesco ha consegnato ieri uno stupendo testo di spiritualità e di impegno sociale, a commento delle 14 stazioni che hanno scandito la pia devozione nello scenario monumentale del Colosseo. Tra i molti spunti che le meditazioni di Francesco offrono, uno mi è sembrato particolarmente significativo. Quando Gesù muore, il primo a riconoscere in quell'uomo il Figlio di Dio è un soldato, un centurione, che Marco mette quasi a sigillo di tutto il suo vangelo. Luca aggiunge che anche la folla che assiste a quella esecuzione rimane senza parole e addolorata. Scrive Papa Francesco: “Lo percepisce un militare, che osservando da vicino come muori riconosce un nuovo tipo di forza. Lo comprende la folla che aveva gridato contro di te: prima distante, incontra adesso lo spettacolo di un amore mai visto, bellezza che fa ricredere”. C'è questo passo dei vangeli che mi ha sempre profondamente colpito. Sembra che proprio nel momento della fine, umana e tragica, del Nazareno, quando il buio non solo emotivo ma persino fisico di un'eclissi solare comincia ad avvolgere la scena che si sta svolgendo al Golgota, di colpo nasca una nuova certezza, un nuovo inizio. Perché? Che cosa ha visto il centurione da spingersi a quella esclamazione così ardita?
domenica 23 marzo 2025
Il pollice alzato e lo schiaffo alle danze macabre. Le dimissioni di Francesco dal Gemelli
Se non è un miracolo, poco ci manca. Il saluto di Papa Francesco dal balcone del Gemelli e le sue dimissioni dall'ospedale, avvenute questa mattina dopo 39 giorni di ricovero, segnano la conclusione positiva di un momento difficilissimo del pontificato. Il peggio è passato (e ci sono state giornate davvero in bilico), per Francesco si apre ora una nuova fase, nella quale certamente dovrà fare i conti con la sua fragilità e con l'inevitabile ridimensionamento degli impegni pubblici, almeno per i mesi a seguire. Ma di questa storia che ha visto la mobilitazione di tanti cuori di cattolici di tutto il mondo, che formano il grande cuore pulsante dell'Ecclesia, tutta insieme orante per innalzare la sua preghiera a Pietro come ai tempi degli Apostoli viventi, rimane a mio avviso soprattutto l'ondata di fango, illazioni, millanterie, veleni e falsità sistematiche riversati dal sistema mediatico contro Papa Francesco.
domenica 16 febbraio 2025
Mentre impazza il preconclave mediatico, Papa Francesco invia l'angelus dal Gemelli e fa leggere una strepitosa omelia a San Pietro
Ci si affanna in queste ore a raccontare i retroscena del ricovero di Papa Francesco al policlinico Gemelli. Dai valori delle analisi “tutte sballate” ai pronostici sulla durata della degenza ospedaliera. E soprattutto non stanno mancando i soliti giochi vaticanistici che fin troppo hanno accompagnato il pontificato di Papa Francesco, da quel leggendario medico giapponese del 2015 che gettò scompiglio nell'arena mediatica e che si rivelò un gigantesco (e architettato) flop.
martedì 21 gennaio 2025
La Cappella Musicale Pontificia. Al passo coi tempi ma nel solco del proprio DNA
C'è un'istituzione in Vaticano che, con il passare del tempo, è rimasta sempre al suo posto senza diventare un reperto archeologico. Cambiamenti liturgici e nuove mode musicali non hanno cambiato il suo DNA profondo, che è quello di essere la “voce” delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice.
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