Pubblico la recensione che Avvenire-LazioSette ha dedicato al mio libro (numero del 4 gennaio 2015). Si può scaricare anche il pdf a questo indirizzo: http://www.diocesitivoli.it/stampa/lazio-sette/item/1209-lazio7-4-gennaio-2015
Presentato il libro di Marguccio. "Cantate al Signore!", dal gregoriano al beat.
Si
dice che il canto gregoriano sia nato per ispirazione divina. Una
colomba, un giorno, si sarebbe posata sulla spalla di Papa Gregorio
Magno e gli avrebbe sussurrato nell'orecchio tutte le melodie
dell'Antifonario. È solo una delle tantissime curiosità che
possiamo leggere nel libro Cantate
al Signore! Chiesa e musica dal Gregoriano alla Messa Beat scritto
da Antonio Marguccio,
giornalista trentenne di Tivoli, già autore di numerose inchieste
pubblicate dalla Radio Vaticana e dall'Agenzia Fides.
Il
volume è concepito come una “storia avventurosa” della musica
sacra, dal canto di Gesù ai giorni nostri, e offre un'esauriente
panoramica di opere, personaggi, situazioni, documenti ecclesiastici.
«La
storia della musica liturgica cristiana – scrive l'autore – è in
un certo senso la storia della
musica universale se, come risulta sfogliando qualsivoglia manuale,
tutto il meglio della musica europea e mondiale, dal gregoriano a
Palestrina, da Mozart a Stravinskij fino ad arrivare persino a
Stockhausen, è nato o è stato ispirato dal rituale cattolico, in
primo luogo dalla celebrazione eucaristica, la Messa. Pochi però
sanno che le migliaia e migliaia di spartiti prodotti per il culto
cattolico in tutto questo tempo, dai più mediocri ai capolavori
assoluti, hanno alle spalle vicende spesso tormentate che vedono
protagonisti Santa Madre Chiesa e una schiera di musicisti noti e
meno noti».
I grandi capolavori della musica sacra, come la Missa
Papae Marcelli
di Giovanni Pierluigi da Palestrina o il famoso Requiem
incompiuto di Mozart, vengono ricostruiti nei minimi particolari.
Marguccio immerge il lettore nella Roma papalina di fine Cinquecento,
nella Vienna mozartiana del Settecento, fruga nella psicologia dei
musicisti, analizza persino la loro situazione economica, presenta i
principali mecenati ecclesiastici e non perde mai di vista il
contesto liturgico ed ecclesiale. Molto spazio è dato anche al
periodo della riforma ceciliana (che vide protagonisti San Pio X e il
musicista Lorenzo Perosi) e, nella parte finale, al fenomeno degli
“schitarramenti”. In quest'ultimo caso l'autore offre molte
informazioni inedite e retroscena clamorosi sulla prima Messa beat
della storia eseguita a Roma il 27 aprile 1966, frutto di un
meticoloso lavoro di ricerca delle riviste dell'epoca. Il saggio
appare in un certo senso “ratzingeriano” in quanto riprende e
spiega molte riflessioni di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, grande
cultore di musica, soprannominato il “Mozart della teologia” per
le sue riflessioni profonde ed originali. La presentazione ufficiale
del volume – unita a un concerto a cura del Coro Polifonico “G.M.
Nanino” diretto dal maestro Maurizio Pastori – è avvenuta a
Tivoli lo scorso 13 dicembre. Per l'occasione il Vescovo mons. Mauro
Parmeggiani ha inviato un messaggio di saluto al dottor Marguccio e ai
partecipanti, esortando “a scoprire il valore della musica sacra
che - a suo avviso - dai tempi della Messa beat ha sempre bisogno, come
auspicava Papa Benedetto XVI, di purificarsi per purificare ed
elevare l'anima e diventare autentico mezzo di adorazione di Dio”.