mercoledì 7 gennaio 2015

"Cantate al Signore!". La recensione su Avvenire

Pubblico la recensione che Avvenire-LazioSette ha dedicato al mio libro (numero del 4 gennaio 2015). Si può scaricare anche il pdf a questo indirizzo: http://www.diocesitivoli.it/stampa/lazio-sette/item/1209-lazio7-4-gennaio-2015

Presentato il libro di  Marguccio. "Cantate al Signore!", dal gregoriano al beat.

Si dice che il canto gregoriano sia nato per ispirazione divina. Una colomba, un giorno, si sarebbe posata sulla spalla di Papa Gregorio Magno e gli avrebbe sussurrato nell'orecchio tutte le melodie dell'Antifonario. È solo una delle tantissime curiosità che possiamo leggere nel libro Cantate al Signore! Chiesa e musica dal Gregoriano alla Messa Beat scritto da Antonio Marguccio, giornalista trentenne di Tivoli, già autore di numerose inchieste pubblicate dalla Radio Vaticana e dall'Agenzia Fides. Il volume è concepito come una “storia avventurosa” della musica sacra, dal canto di Gesù ai giorni nostri, e offre un'esauriente panoramica di opere, personaggi, situazioni, documenti ecclesiastici.

«La storia della musica liturgica cristiana – scrive l'autore – è in un certo senso la storia della musica universale se, come risulta sfogliando qualsivoglia manuale, tutto il meglio della musica europea e mondiale, dal gregoriano a Palestrina, da Mozart a Stravinskij fino ad arrivare persino a Stockhausen, è nato o è stato ispirato dal rituale cattolico, in primo luogo dalla celebrazione eucaristica, la Messa. Pochi però sanno che le migliaia e migliaia di spartiti prodotti per il culto cattolico in tutto questo tempo, dai più mediocri ai capolavori assoluti, hanno alle spalle vicende spesso tormentate che vedono protagonisti Santa Madre Chiesa e una schiera di musicisti noti e meno noti». I grandi capolavori della musica sacra, come la Missa Papae Marcelli di Giovanni Pierluigi da Palestrina o il famoso Requiem incompiuto di Mozart, vengono ricostruiti nei minimi particolari. Marguccio immerge il lettore nella Roma papalina di fine Cinquecento, nella Vienna mozartiana del Settecento, fruga nella psicologia dei musicisti, analizza persino la loro situazione economica, presenta i principali mecenati ecclesiastici e non perde mai di vista il contesto liturgico ed ecclesiale. Molto spazio è dato anche al periodo della riforma ceciliana (che vide protagonisti San Pio X e il musicista Lorenzo Perosi) e, nella parte finale, al fenomeno degli “schitarramenti”. In quest'ultimo caso l'autore offre molte informazioni inedite e retroscena clamorosi sulla prima Messa beat della storia eseguita a Roma il 27 aprile 1966, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca delle riviste dell'epoca. Il saggio appare in un certo senso “ratzingeriano” in quanto riprende e spiega molte riflessioni di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, grande cultore di musica, soprannominato il “Mozart della teologia” per le sue riflessioni profonde ed originali. La presentazione ufficiale del volume – unita a un concerto a cura del Coro Polifonico “G.M. Nanino” diretto dal maestro Maurizio Pastori – è avvenuta a Tivoli lo scorso 13 dicembre. Per l'occasione il Vescovo mons. Mauro Parmeggiani ha inviato un messaggio di saluto al dottor Marguccio e ai partecipanti, esortando “a scoprire il valore della musica sacra che - a suo avviso - dai tempi della Messa beat ha sempre bisogno, come auspicava Papa Benedetto XVI, di purificarsi per purificare ed elevare l'anima e diventare autentico mezzo di adorazione di Dio”.