Una piccola “rivoluzione” nella Città Santa. Pochi giorni fa (l'8 maggio per la precisione) è stata inaugurata una nuova icona di strada in Corso Vittorio Emanuele II. Era quasi mezzo secolo che non avveniva.
A promuovere l'iniziativa la Fondazione privata Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, che ha voluto riallacciare i legami con una tradizione antichissima della cultura popolare romana, quella delle “Madonnelle stradarole”. Veri cammei di devozione religiosa incastonati negli angoli, i palazzi, i crocicchi dell'Urbe. L'idea ha visto anche il coinvolgimento di Papa Francesco che lo scorso 31 gennaio ha benedetto l'immagine, una “Madonna dell'Accoglienza” creata dall'artista Domenico Palladino. Il mosaico, visivamente inedito, ricco di simbolismi, ma anche in linea con il passato (si rifà alle Madonne nere care all'oriente bizantino e presenti un po' ovunque in Italia e in Europa), vuole essere segno di accoglienza verso i tanti profughi che giungono oggi a Roma. Lo sforzo del creatore di integrare il passato con il linguaggio contemporaneo dell'icona sembra ben riuscito. L'effige si lascia apprezzare per la sua compostezza (qualità rara nell'arte sacra moderna) e il suo innegabile richiamo religioso (tra l'altro il bozzetto originale è ancora più interessante). Ma questo è solo il primo passo. Nelle intenzioni dei patrocinatori c'è infatti il recupero di 50 “Madonnelle” antiche. Non si può che augurare al progetto il migliore successo.