Nella ricorrenza della memoria liturgica di San Pio V (il
Papa della battaglia di Lepanto e del messale romano) è stata celebrata questo
pomeriggio una solenne Messa nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Ha
presieduto il cardinale arciprete Santos Abril y Castello’, presente il capitolo della
Liberiana e il Vicario del Maestro dei Domenicani
(ordine a cui appartenne Papa Ghislieri), l’irlandese Vivian Boland.
“Pio V –
ha ricordato il religioso nella sua omelia – è stato un uomo di preghiera, di
digiuno e di penitenza. Possiamo vedere alcuni legami tra il suo pontificato e
quello di Benedetto XVI e Francesco, dei legami che lo rendono molto attuale. La misericordia della verità, una passione,
un forte servizio per la verità, e la misericordia della carità. San Pio V
rinunciò alla cerimonia di intronizzazione per aiutare i poveri – questo fa
pensare a Papa Francesco, che sempre ci ricorda di essere una ‘Chiesa povera
per i poveri’. Ha avuto anche il merito di compiere importanti riforme (catechismo,
messale, breviario) dopo il concilio di Trento, che stava causando esitazione e
dubbi, come spesso avviene dopo i grandi concili. Lo Spirito Santo ha scelto la
persona necessaria in quel momento storico, un uomo innanzitutto santo, grazie
al quale la riforma cattolica non è stata soltanto reazione ma ha rinnovato la
Chiesa profondamente. Papa Francesco ci ha invitato a celebrare un Giubileo
della misericordia, e Pio V ha lavorato tanto per le ‘strutture’ della
misericordia. Ricordiamo che proprio in questa Basilica egli ha istituito il
collegio dei penitenzieri di Santa Maria Maggiore, un gruppo di frati
domenicani che ogni giorno, ancora oggi, si mette a disposizione per il
sacramento della riconciliazione”. Al termine della liturgia i celebranti si
sono recati nella tomba di San Pio V, situata nella cappella laterale detta “sistina”,
cantando l’antifona gregoriana Pie,
Pastor mirifice. La cappella di solito è chiusa durante l’anno e il corpo
contenuto nell’urna viene esposto al pubblico solo il giorno della festa
liturgica o in particolari circostanze (ad esempio quando, il 14 marzo 2013,
Papa Francesco ha visitato privatamente la Basilica sostando in preghiera
davanti alla tomba per alcuni minuti).