In una piazza san Pietro sotto zero, con le fontane ridotte a “stalattiti” di ghiaccio, papa Francesco ha esortato a non dimenticare i senzatetto. “In questi giorni di tanto freddo penso e vi invito a pensare a tutte le persone che vivono per la strada, colpite dal freddo e tante volte dall'indifferenza”. L’appello è stato lanciato al termine dell’angelus domenicale, dopo che il Papa aveva commentato il vangelo del Battesimo di Gesù nel Giordano.
Un segno di solidarietà “con l’uomo fragile e peccatore” e “di piena vicinanza”, quello del Messia che accetta di mettersi in coda assieme ai penitenti, per riunire ciò che è diviso. È lo stile missionario e spiazzante di Dio: annunciare il vangelo “con mitezza e fermezza, senza arroganza o imposizione” . Uno stile che la Chiesa deve imitare, avvicinando gli uomini a Gesù “per attrazione”, un concetto molto caro a Bergoglio. “Come si fa questa attrazione a Cristo? Con la propria testimonianza, a partire dalla forte unione con Lui nella preghiera, nell’adorazione e nella carità concreta, che è servizio a Gesù presente nel più piccolo dei fratelli”. Quindi, l’appello a non dimenticare i clochard, colpiti dal freddo particolarmente duro di questi primi giorni dell’anno: “Purtroppo, alcuni non ce l’hanno fatta. Preghiamo per loro e chiediamo al Signore di scaldarci il cuore per poterli aiutare”. Il giorno prima l’Elemosiniere mons. Konrad Krajewski aveva reso noto che, per ordine del Papa, i dormitori gestiti dal Vaticano sono stati aperti 24 ore al giorno per accogliere quanti più homeless possibili. Una clochard di 85 anni ha passato la notte, addirittura, in un’automobile messa a diposizione dal Papa. Sono stati anche acquistati sacchi a pelo speciali, resistenti alle temperature di meno 20 gradi, e guanti per il freddo. È un bellissimo gesto di attenzione di Francesco per i poveri di Roma.