Si è svolta a Roma nel pomeriggio di ieri la celebrazione mariana nella Chiesa del Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano, organizzata come da tradizione dall'omonima confraternita istituita da Papa Innocenzo XI. Sia il sodalizio religioso che il luogo sono legati alla battaglia di Vienna del 12 settembre 1683, nella quale le armate del re di Polonia Giovanni Sobieski, al grido di "Viva Maria", sconfissero l'esercito dell'impero ottomano che assediava la capitale austriaca. Da allora è stata istituita la memoria liturgica del Nome di Maria, per volontà di Innocenzo XI, che fu il fondatore e il primo iscritto della confraternita romana. Alla celebrazione eucaristica ha preso parte il cardinale Dario Castrillón Hoyos, attuale titolare della splendida chiesa settecentesca situata nel cuore di Roma.
Il porporato, nella sua omelia, ha citato la bolla Misericordiae Vultus di Papa Francesco: "Maria attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza escludere nessuno. Rivolgiamo a lei la preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perché non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di contemplare il volto della misericordia, suo Figlio Gesù".