sabato 7 febbraio 2015

Oggi una Messa in San Lorenzo al Verano per il Beato Pio IX. Presente il Postulatore mons. Liberati

Oggi, memoria liturgica del Beato Pio IX, si è tenuta a Roma, nella Basilica di San Lorenzo al Verano, una Messa presieduta dal postulatore della Causa di Canonizzazione, mons. Carlo Liberati, già Arcivescovo-Prelato di Pompei. Al termine della celebrazione - alla quale era presente anche il Vescovo di Senigallia (città natale di Papa Mastai) - il Postulatore ha speso alcune parole sulla causa in corso. “Perché Pio IX non è stato canonizzato insieme a Giovanni XXIII e a Giovanni Paolo II?
Non è sufficiente – ha dichiarato - dire che manca il secondo miracolo. Sappiamo che per Giovanni XXIII è stata fatta un'eccezione. Probabilmente perché nel nostro Paese ha retto per molto tempo la calunnia che il Beato pontefice fosse contrario all'unità d'Italia. E questo non è assolutamente vero. È una bugia inventata dalla massoneria italiana. Oggi questa bugia si sta sgonfiando, questa bugia viene distrutta dalla verità, e anche gli storici cominciano a capire che Pio IX era in realtà favorevole all'unità d'Italia ma non lo poteva dire, aveva lo Stato Pontificio e il collegio dei cardinali... Io, come difensore del Beato, ho il dovere di dire queste cose”. Mons. Liberati, oltre che il curatore della causa di canonizzazione, è anche il promotore dei lavori di miglioramento della cripta, situata al di sotto della Basilica di San Lorenzo, nella quale sono custoditi i resti del pontefice vissuto in pieno Risorgimento, detentore del più lungo pontificato della storia. È stato dichiarato Beato il 3 settembre 2000 da Giovanni Paolo II. Figura complessa, al centro di eventi fondamentali della storia contemporanea italiana, Pio IX rimane ancora oggi un personaggio da conoscere e da studiare con attenzione. Attualissimo rimane il suo Sillabo (una raccolta dei principali errori della modernità, pubblicata nel 1864, a margine dell'enciclica Quanta cura), che ha letteralmente anticipato moltissimi problemi odierni, a cominciare dall'“indifferentismo” religioso, in pratica l'odierno relativismo etico.