Tre canonici della Basilica annunciano la loro uscita al suono delle campane e impartiscono la benedizione alla folla tenendo in mano un pesante quadro d’argento, all’interno del quale si distingue appena una forma ovale di colore bruno. Secondo alcuni studi attendibili, come quello del giornalista tedesco Michael Hesemann, la reliquia sarebbe effettivamente la Veronica ("vera eicon") attestata da secoli di storia e di devozione. Anche se la sua autenticità non è supportata da studi scientifici proprio perché, appunto, il reperto è conservato ancora nel più assoluto segreto ed è interdetto a chiunque. Non esistono fotografie ufficiali o scatti almeno decenti che ne rivelino esattamente le fattezze. Recentemente il giornalista Saverio Gaeta ha sostenuto che il telo miracoloso sarebbe in realtà conservato oggi a Manoppello, in quanto trafugato dal Vaticano al tempo del sacco di Roma nel 1527 (peraltro Benedetto XVI vi ha compiuto un pellegrinaggio nel 2006). Ma questa ipotesi non è avallata da nessun documento storico, si tratta di una mera supposizione. Infatti, in tempi recenti, alcuni membri del Capitolo Vaticano hanno ribadito ufficiosamente l'autenticità della reliquia.
Il Blog di Antonio Marguccio. Per difendere la Santa Chiesa Cattolica e il Papa
lunedì 14 marzo 2016
L’ostensione della Veronica nell’anniversario dell’elezione di Papa Francesco
La suggestiva celebrazione, parte delle tradizionali stationes quaresimali di Roma, si è svolta ieri pomeriggio a San Pietro alla presenza del cardinale Angelo Comastri e del Capitolo della Basilica Vaticana. In coincidenza con il terzo anniversario dell’elezione di Papa Francesco (13 marzo 2013), è avvenuta la solenne ostensione della Veronica, l’antichissima e preziosa reliquia che mostrerebbe “la vera effige di Cristo”. Oggetto di fortissima venerazione nel medioevo, l’immagine è tuttora avvolta da un fitto mistero perché esposta solo per pochi attimi dal balcone della Veronica situato presso l’altare della confessione.
Tre canonici della Basilica annunciano la loro uscita al suono delle campane e impartiscono la benedizione alla folla tenendo in mano un pesante quadro d’argento, all’interno del quale si distingue appena una forma ovale di colore bruno. Secondo alcuni studi attendibili, come quello del giornalista tedesco Michael Hesemann, la reliquia sarebbe effettivamente la Veronica ("vera eicon") attestata da secoli di storia e di devozione. Anche se la sua autenticità non è supportata da studi scientifici proprio perché, appunto, il reperto è conservato ancora nel più assoluto segreto ed è interdetto a chiunque. Non esistono fotografie ufficiali o scatti almeno decenti che ne rivelino esattamente le fattezze. Recentemente il giornalista Saverio Gaeta ha sostenuto che il telo miracoloso sarebbe in realtà conservato oggi a Manoppello, in quanto trafugato dal Vaticano al tempo del sacco di Roma nel 1527 (peraltro Benedetto XVI vi ha compiuto un pellegrinaggio nel 2006). Ma questa ipotesi non è avallata da nessun documento storico, si tratta di una mera supposizione. Infatti, in tempi recenti, alcuni membri del Capitolo Vaticano hanno ribadito ufficiosamente l'autenticità della reliquia.
Tre canonici della Basilica annunciano la loro uscita al suono delle campane e impartiscono la benedizione alla folla tenendo in mano un pesante quadro d’argento, all’interno del quale si distingue appena una forma ovale di colore bruno. Secondo alcuni studi attendibili, come quello del giornalista tedesco Michael Hesemann, la reliquia sarebbe effettivamente la Veronica ("vera eicon") attestata da secoli di storia e di devozione. Anche se la sua autenticità non è supportata da studi scientifici proprio perché, appunto, il reperto è conservato ancora nel più assoluto segreto ed è interdetto a chiunque. Non esistono fotografie ufficiali o scatti almeno decenti che ne rivelino esattamente le fattezze. Recentemente il giornalista Saverio Gaeta ha sostenuto che il telo miracoloso sarebbe in realtà conservato oggi a Manoppello, in quanto trafugato dal Vaticano al tempo del sacco di Roma nel 1527 (peraltro Benedetto XVI vi ha compiuto un pellegrinaggio nel 2006). Ma questa ipotesi non è avallata da nessun documento storico, si tratta di una mera supposizione. Infatti, in tempi recenti, alcuni membri del Capitolo Vaticano hanno ribadito ufficiosamente l'autenticità della reliquia.