sabato 30 marzo 2024

Pasqua, il trionfo della povertà di Dio. Un Amore senza misura ha toccato la nostra storia

Una sera stavo camminando lungo stradine antiche illuminate da una luce fioca. L'oscurità era ormai avvolgente e i radi passanti facevano capire che la giornata era ormai conclusa. Avevo fretta di tornare a casa. Sulla mia strada a un certo punto scorsi la sagoma di un uomo seduto per terra con le gambe incrociate. Mi fermai un attimo davanti a lui cercando di dargli quel poco che mi era rimasto in tasca, imbarazzato e scusandomi per le briciole di nulla che stavo mettendogli tra le mani. “Non esiste il poco!”. Questa frase mi lasciò di sasso. Fuggii commosso da lui, o meglio, da Lui. Mi resi conto che avevo incontrato Gesù in un angolo dimenticato della mia città. Quell'uomo a cui erano bastate poche briciole per sentirsi amato e ricambiare con una tale delicatezza, mi fece capire che ero io il vero mendicante, io il vero povero che Cristo aspettava per la strada per farmi dono della sua bontà. Papa Francesco ha scritto nel suo documento programmatico, l'Evangelii gaudium, che dobbiamo lasciarci evangelizzare dai poveri. “Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro”. Questo mistero di un Dio che dona tutto il suo amore proprio nell'assumere la forma più estrema di povertà e di umiliazione, è la perenne sorpresa e gioia della nostra fede. È un Dio che si lascia inchiodare mani e piedi, e che continuamente ingiuriato dagli spettatori feroci della violenza, da quel trono di povertà che è la croce, accetta di bere l'aceto delle nostre nullità. È un Amore smisurato, veramente senza misura, quello con cui vuole accettare il dramma spesso tragico della libertà umana, per poter riempire nuovamente i nostri piccoli cuori dell'amore che sana e riconcilia, fino a farli traboccare di gioia per l'eternità. Ed è un Amore oceanico che vuole fondersi con le nostre insignificanti gocce di amore umano, perché l'amore cerca sempre e soltanto altro amore. Pur nelle sconfitte del nostro quotidiano, come nei grandi drammi della storia, Cristo crocifisso aspetta sempre, dal suo trono di povertà, un passante che lo consoli dei suoi dolori, per potersi finalmente donare completamente a lui. Questo Crocifisso di duemila anni fa ha vinto la storia! Pasqua è il trionfo di questa Povertà divina che ama senza sosta e senza misura! Cristo è risorto, perché l'Amore di Dio non può essere sconfitto! Auguri a tutti voi di una Buona Pasqua!