sabato 23 dicembre 2023

Da Greccio a piazza San Pietro. Il presepe in Vaticano per l'anniversario degli 800 anni

Una grotta artificiale che è costata mesi di progettazione e realizzazione negli studi di Cinecittà a Roma è stata posta quest'anno al centro di piazza San Pietro. Riproduce fedelmente il luogo del primo presepe della storia, quello che San Francesco d'Assisi realizzò a Greccio nel natale del 1223. Per questo importante anniversario sono state mobilitate maestranze di ogni genere, comprese quelle di via Gregorio Armeno a Napoli, rinomate in tutto il mondo per lo stile inconfondibilmente baroccheggiante con il quale vengono costruiti i personaggi del presepe. E infatti, la natività di piazza San Pietro presenta non poche originalità e curiosità. Oltre alla Vergine Maria e a San Giuseppe, è presente una statua di San Francesco che tiene in braccio un Bambinello avvolto in fasce, nell'atto di essere adagiato nella mangiatoia, mentre sullo sfondo c'è addirittura un sacerdote intento a celebrare la Messa. Il riferimento è alle circostanze storiche di quel primo presepe della storia, quando il Poverello d'Assisi scelse una cavità naturale presente nel territorio di Greccio, nella valle reatina, per ricreare lo scenario montuoso di Betlemme. Tutta la popolazione del luogo partecipò con grande entusiasmo alla rievocazione e alla Messa officiata su un altare di pietra, a sottolineare il legame tra l'eucarestia e l'incarnazione del Verbo. Nel Trecento, un bellissimo affresco di scuola giottesca venne dipinto sul fondo della parete, la cui riproduzione si può ammirare anche nel presepe monumentale di Piazza San Pietro. Un anno speciale, quel 1223. Il Papa Onorio III aveva  approvato la Regola francescana con una bolla pontificia e durante l'udienza in Vaticano San Francesco aveva ottenuto l'approvazione del pontefice anche per quella sua nuova idea. Papa Francesco, nella lettera apostolica del 2019 Admirabile Signum, avanza l'ipotesi che a suggerire quella possibilità sia stata una visita nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, dove è custodita la reliquia della mangiatoia. Ad ogni modo, il presepe da allora sarebbe diventato la devozione più sentita per rivivere l'avvenimento della nascita di Gesù, anche se l'usanza dei personaggi in miniatura si deve all'artista Arnolfo di Cambio, che li realizzò in marmo per la Basilica romana di Santa Maria Maggiore circa settant'anni dopo. Con questa ministoria del presepe, auguro di cuore a tutti i lettori del mio blog un Felice Natale!