Il Blog di Antonio Marguccio. Per difendere la Santa Chiesa Cattolica e il Papa
lunedì 30 novembre 2015
Quella porta spalancata nel segno del magnificat
venerdì 13 novembre 2015
L’inno del giubileo, parla Eugenio Costa. “Il latino quanto basta e quando serve”
È un canto sobrio e ripetitivo, in do minore, tonalità raccolta e contemplativa. Ed è contraddistinto da un facile ritornello in latino, scelto dal motto del Giubileo della Misericordia (“Misericordes sicut Pater” ispirato a Luca 6,36) e da una forma litanica che alterna versetti in italiano tratti dalle sacre Scritture e un responsum anch’esso in latino, in “aeternum misericordias eius” (“in eterno sarà il suo amore per noi”, dal Salmo 135). L’inno ufficiale del Giubileo della Misericordia è stato inserito da circa tre mesi sul sito ufficiale del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, e da lì si può scaricare in formato mp3 nell’esecuzione della Cappella Sistina diretta da Massimo Palombella. Ci sono anche gli spartiti per organo e coro (con l’elaborata coda polifonica) e addirittura gli accordi per chitarra. Stavolta, a differenza di quanto udito in precedenti eventi ecclesiali, il canto che accompagnerà le solenni processioni in San Pietro ha la stoffa per coinvolgere l’assemblea e dare smalto alle liturgie. Perché è nel solco di una tradizione aggiornata con intelligenza
lunedì 9 novembre 2015
Francesco non è solo
Le parole scandite con fermezza, il volto sereno come sempre. Nell’Angelus di ieri Francesco ha parlato, a sorpresa, del furto e della divulgazione di documenti riservati della Santa Sede sul quale sta indagando la magistratura vaticana da diversi mesi. L’escalation dell’inchiesta, che ha portato all’arresto dei due presunti “corvi” poco prima dell’uscita dei libri di Fittipaldi e di Nuzzi, ha spinto il Papa a parlare di questi fatti alla luce del sole, dalla finestra del Palazzo Apostolico.
martedì 3 novembre 2015
La finta Vatileaks. Stavolta i corvi hanno le ali piccole
A due anni e mezzo dalla vicenda di Paolo Gabriele, in Vaticano tornano arresti e fibrillazioni. I nuovi "corvi", arrestati ieri dalla gendarmeria vaticana con l’accusa di furto e divulgazione di “documenti riservati”, stavolta sono due personaggi noti, il sacerdote spagnolo Lucio Ángel Vallejo Balda, dell’Opus Dei, e l’esperta in comunicazione Francesca Chaouqui, quest’ultima già finita sui giornali per i suoi tweett al vetriolo contro Tremonti e il cardinale Bertone. Due membri della commissione di riforma delle strutture economico-amministrative del Vaticano, la “Cosea”, creata da papa Francesco pochi mesi dopo la sua elezione. E questo colpisce, ma non più di tanto. Come nella tormentata vicenda degli ultimi mesi del pontificato di Benedetto XVI, anche stavolta emerge una palude di interessi e di giochi di potere per niente chiari, delle vere e proprie “sabbie mobili” in mezzo alle quali c’è l’impressione che posa accadere di tutto.
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